Programmi

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Dalla sua nascita, a Foggia nel 1993, il Follorum Ensemble si è esibito nei più svariati contesti: rassegne di musica antica, feste medievali, cortei storici e parate, carnevali, festivals dedicati all’arte di strada, sagre e mercati….

….tutto questo per strada, in teatro, nei chiostri e nei cortili, in castelli e cattedrali, in grotte e taverne… ovunque riscuotendo unanimità di consensi.

 

MUSICHE DALL’ALTRO MEDIOEVO

Musica vocale e strumentale tratta dalle fonti dei secoli XI-XV, testimonianza dei vari contesti della vita culturale e sociale del Medioevo: la Corte con i canti di trovatori, trovieri, minnesanger, poeti gallego-portoghesi e la musica strumentale dedicata alla danza; la Devozione Popolare con le Cantigas de Santa Maria, i canti del Llibre Vermell e le Laudi Francescane; la Festa e la Goliardia con i brani della Festa dell’Asino e i Carmina Burana.

MUSICA LUNGO LE VIE DELLA FEDE

Canti medievali della devozione popolare

Sin dall’Alto Medioevo le terre del Sud Italia furono attraversate da tracciati che conducevano i pellegrini di tutta Europa ai luoghi d’imbarco verso la Terra Santa. Alcuni percorsi coincidevano con antiche vie romane come la Appia e la Traiana, le due strade maggiori che collegavano Roma a Brindisi. Oltre ai due assi principali esistevano cammini minori ma altrettanto frequentati. Tra essi vi era un “diverticulum” della via Appia-Traiana che attraversando il Gargano conduceva al santuario micaelico di Monte Sant’Angelo, importante centro di culto sin dal V secolo. In Puglia questi percorsi toccavano città, santuari, conventi, abbazie come Troia, Orsara, Lucera, San Severo, Santa Maria di Stignano, San Marco in Lamis, San Matteo, S. Giovanni Rotondo, Monte Sant’Angelo, Siponto, San Leonardo, Foggia, Incoronata, Cerignola, Canosa, Barletta, Trani, Molfetta, Ruvo, Bitonto, Bari, Monopoli, Egnatia, Fasano, Ostuni, Brindisi e Otranto.

Le vie di pellegrinaggio dell’Italia meridionale erano comprese in una più estesa rete di cammini europei della fede che aveva come snodi principali Santiago de Compostela, Roma e, oltremare, Gerusalemme (peregrinationes maiores). La Capitanata, il Gargano, la Puglia si trovarono quindi al centro di quell’asse simboleggiato dal trittico verbale Homo – Angelus – Deus, dove Homo rappresentava il santuario di S. Pietro a Roma e di Santiago de Compostela in Spagna, Angelus il santuario dell’arcangelo Michele sul Gargano e Deus quello del Santo Sepolcro a Gerusalemme.

Tra le fonti musicali del Medioevo si sono conservate alcune raccolte di brani legate a importanti centri di culto e al fenomeno del pellegrinaggio. Il cosiddetto Codex Calixtinus (Liber Sancti Jacobi, XII sec.) del monastero compostellano include una sezione dedicata ai canti in onore di San Giacomo. Le Cantigas de Santa Maria costituiscono invece un corpus di più di 400 componimenti in gallego-portoghese dedicati alla Madonna ed ai suoi miracoli. Esse furono raccolte per volere del re Alfonso X El Sabio nella seconda metà del secolo XIII e riportano episodi miracolosi avvenuti in diverse località europee, tra le quali non mancano alcune del meridione d’Italia e della Puglia. Un’altra più breve silloge spagnola di canti devozionali (in latino, catalano e occitano) è legata al monastero mariano di Montserrat e conta nove brani inclusi nel manoscritto del XIV secolo noto come Llibre Vermell (Libro Rosso).

In Italia nella seconda metà del XIII secolo dalla devozione popolare nacque la più antica collezione conosciuta di musica italiana in lingua volgare, Il Laudario di Cortona. Il codice contiene una raccolta di laudi, i canti spirituali delle fraternite laicali (associazioni e confraternite) sorte sulla spinta del nuovo messaggio spirituale dei Francescani e dei Mendicanti.

Il programma musicale offerto dall’ensemble Follorum intende riproporre una scelta di composizioni tratte da questi importarti monumenta della musica medievale nel tentativo di mantenere vivo l’interesse verso gli antichi percorsi umani e spirituali che si incrociarono e si incrociano ancora lungo l’Europa e che videro il Sud Italia e la Puglia come importante terra di passaggio e di scambio.

SINE NUMMO SED CUM VINO  - Follorum Ensemble & La Farandula

Spettacolo di giocoleria e musica

Seguendo la tradizione del saltimbanco e del musico vagante, gli interpreti mettono a proprio agio il pubblico scatenando suspense e grandi risate, con numeri ricchi di lazzi, giocolerie, fuoco, prove di destrezza, improvvisazione e antiche melodie. L’interpretazione teatrale e musicale svela i diversi caratteri dei personaggi, evidenziandone in chiave comica e goliardica contrasti, assonanze, e sorprendenti cambi di ruolo. I ritmi della Farandula e le musiche del Follorum Ensemble irrompono nelle piazze e nelle corti facendole ritornare i teatri che furono.

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